Scopo dell’applicazione di un Guscio Cosmetico è la riabilitazione protesica del paziente: non solo la copertura del bulbo ma anche la mobilità dell’ausilio, la conservazione della funzionalità palpebrale e più in generale il ripristino di una condizione psicologica adeguata dopo il trauma della menomazione.
Il Guscio Cosmetico visto di fronte è simile ad una protesi oculare ma se lo si osserva di profilo appare chiaro che si tratta di una vera e propria lente a contatto sclerale. Il Guscio Cosmetico è realizzato mediante tornitura centrifuga e lappatura di precisione, cioè con apparecchiature normalmente utilizzate per la produzione delle lenti a contatto, dovendo essere applicato su un bulbo che possiede ancora una residua sensibilità, un metabolismo e movimenti propri. Nei casi in cui il bulbo presenti un residuo di funzionalità visiva, il Guscio Cosmetico può essere realizzato con la pupilla trasparente di potere neutro oppure con un potere diottrico per permettere la visione.
Lo spessore del Guscio Cosmetico viene realizzato secondo il volume del bulbo: se il bulbo ha dimensioni normali può arrivare anche a pochi decimi di millimetro mentre nei casi di grave subatrofia o microftalmo congenito, lo spessore nel centro del guscio può arrivare anche ad alcuni millimetri. La resina acrilica (PMMA) permette di adattare e modificare lo spessore e la forma del guscio più volte e senza limitazioni se non quelle dovute alla gravità della menomazione subita. Le indicazioni tipiche di questa applicazione protesica sono:
(Le immagini presenti in questa sezione sono state pubblicate con l’autorizzazione scritta dei soggetti ripresi.)
Appoggio sclerale: il Guscio Cosmetico appoggia sulla sclera, la parte bianca dell’occhio che è poco sensibile. In questo modo il guscio viene trattenuto dalle palpebre e segue il movimento del bulbo. Lo spessore maggiore nella parte bassa consente al Guscio Cosmetico di rimanere sempre orientato in modo corretto, senza fastidiose rotazioni.
Camera corneale: la superficie interna del Guscio Cosmetico non ha una curvatura unica ma nel centro ne ha un’altra che funziona come una camera di protezione della cornea ed evita che il guscio entri in contatto con la cornea. In questo modo il film lacrimale ossigena costantemente la cornea ed evita irritazione ed arrossamento della congiuntiva ed abrasioni dell’epitelio.
Fori antiventosa: sono piccoli fori passanti, calibrati ed invisibili che consentono il passaggio dell’aria ed impediscono il formarsi del cosiddetto “effetto ventosa” che può provocare sofferenza corneale per scarsa ossigenazione, compromettendo la tollerabilità del Guscio Cosmetico.
Decentramento corneale: questo sofisticato accorgimento tecnico è necessario nelle applicazioni del Guscio Cosmetico su bulbi con cornea non ortoforica (deviata lateralmente, in alto o in basso) e consiste nel decentramento della curvatura interna nella stessa posizione in cui si trova la cornea naturale. L’iride dipinta esternamente sul guscio, invece, rimane perfettamente centrata dando l’impressione che sia centrata anche la cornea sottostante.